Ho appena finito di leggere L'influenza di H.P.Lovecraft sul mondo ludico di Matteo Poropat e devo dire che è stata una piacevole sorpresa, innanzitutto perché esprime in maniera chiara il rapporto tra Lovecraft e il suo futuro: quel presente che ci appartiene e che lui ha plasmato fino agli angoli più remoti della tecnologia di ultima generazione.
Propat è riuscito ad approntare un compendio critico e selettivo dei giochi legati allo scrittore di Providence e ai suoi incubi: dall'affascinante GdR Call of Cthulhu della Chaosium pubblicato nel 1983, ai più moderni videogiochi, compreso lo splendido cameo del cucciolo di Shub-Niggurath che idSoftware inserisce nel primo Quake.
Il libro per forza di cose (e questo testimonia l'imponenza dell'impronta lasciata dal solitario di Providence) è anche un excursus sul mondo dei giochi in generale, offrendo più d'uno spunto per approfondire generi ludici meno conosciuti.
Impossibile non segnalare il saggio finale di Pietro Guarriello giustamente intitolato: H.P.L. Il personaggio che nacque dopo la sua morte.
Guariello viene dalla scuola di Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco (che sono tra i maggiori studiosi e conoscitori di Lovecraft) e, come loro, ne coglie il senso più profondo:
“Io sono uno che odia l’attuale, un nemico dello spazio e del tempo, della legge e della necessità. Bramo un mondo di misteri fastosi e giganteschi, di splendore e terrore, in cui non regni alcuna limitazione, tranne quella dell’immaginazione più sfrenata”.
(da una lettera di Howard Phillips Lovecraft indirizzata all’amico Frank Belknap Long)
È possibile scaricare gratuitamente il libro dal sito dell'autore (www.memoriedalbuio.com); ma ne consiglio l'acquisto in forma cartacea anche dopo aver letto il file gratuito, perché è da considerarsi un piccolo oggetto da collezione.