bibliofollie

bibliofollie

domenica 12 settembre 2010

Pergamena ed estetica del Necronomicon

Ebbene sì, la pelle umana può essere utilizzata per rilegare un libro, per quanto eccessivo possa sembrare; ma perché ciò sia possibile è necessario un trattamento differente da quello utilizzato per ottenere il cuoio.
Al fine di ricostruire la reale estetica del N. cerchiamo ora di capire cos'è la pergamena e che differenza tra questa e il cuoio.

Tecnica :
La pergamena (così come nelle prime manifatture ottenute nella città di Pergamon intorno al 200 a.C.) viene ricavata dalla pelle di animali (soprattutto capra, montone e agnellone) attraverso un processo di scuoiatura, calcinazione, depilazione ed essiccazione al sole. Il risultato è una membrana dal colore bianco lattescente, sulla quale è possibile scrivere (previa preparazione con pomice) oppure usarla per rilegare i libri, pratica molto gradita ai bibliofili dei secoli passati.

La pelle dei mammiferi è costituita da tre strati: epidermide, derma e ipoderma (carne del tessuto sottocutaneo). Sia la pergamena che il cuoio sono ricavati dal solo derma, per questo è necessario procedere alla separazione degli strati.
Tuttavia in alcuni mammiferi (tra cui l'uomo) lo stato di connessione tra derma ed epidermide è talmente stretto che la separazione non è facile; quindi, dopo la scuoiatura, si ricorre alla calcinazione: immersione in una soluzione di idrossido di calcio per sfibrare l'epidermide favorendo il distacco dal derma. In questo modo ci si avvia verso la produzione della pergamena.

Osservazioni :
Quanto appena descritto ci porta a una conclusione tanto ovvia quanto ignorata dai falsificatori di Necronomicon: la copertina del N. non può essere di cuoio; non sarà quindi nera, né marrone, né scura: se il Necronomicon esistesse avrebbe un aspetto candido e lattescente.
Nell'immagine potete vederne un esempio: nel caso specifico si tratta della legatura in piena pergamena (in pelle di animale, ovviamente) di un testo del XVII secolo (prima edizione dell'Innocente senza scuse del gesuita P.Segneri - 1690) abbastanza malandata che, come si nota dalla bruciatura, dev'essersi salvato per un pelo dal fuoco. In alto a sinistra si vede ancora l'impronta delle cellule epiteliali.
Credo che il N. avrebbe un aspetto molto simile a questo. Quindi occhio! Se vi capita tra le mani non fatevelo sfuggire.



Next :
Necronomicon a parte, esistono libri realmente rilegati in pergamena di pelle umana?
È quello che cercheremo di scoprire nel prossimo post su questo argomento.